mercoledì 2 maggio 2018

Il silenzio degli invisibili...che suonano concerti anche all´Estero.

Cosa accade quando i bimbi autistici diventano adulti? Per la medicina sono psicotici. Senza terapie. 
Cancellati da un equivoco diagnostico che per anni ha negato la forma adulta del disturbo pervasivo dello sviluppo. Catalogando gli autistici adulti come psicotici o disabili mentali da istituzionalizzare. E lasciando sole le famiglie a gestire situazioni difficili, senza terapie adeguate o prospettive per il futuro. Sono state proprio alcune associazioni di familiari, supportate da specialisti, a dire basta. 
Convinte che, se dall'autismo non si guarisce, migliorare la vita di chi ne soffre è possibile e doveroso.  I disabili invisibili che per lo Stato non esistono, sono circa 400mila nel Paese, ma non ci sono dati certi. Gli autistici in Italia, specie i casi gravi, si scontrano con politiche assistenziali carenti sia sul fronte sanitario che su quello scolastico. E compiuti i 18 anni perdono ogni tutela e l'unico punto fermo restano i genitori
All'età di 18 anni, finito il percorso di integrazione scolastica che in Italia funziona, questi pazienti scompaiono. Dopo, c'è il nulla", conferma Giampaolo La Malfa, presidente della Società italiana per lo studio del ritardo mentale. 
Proprio quando i problemi dell'adolescenza si sommano a quelli della sindrome, e le famiglie hanno bisogno di una prospettiva anche assistenziale. L'alternativa spesso è un'esistenza da semi-reclusi, crisi affrontate a colpi di sedativi, una vita da vagabondi. E anche nei casi in cui si trovi una soluzione dignitosa, il rischio è quello di compromettere i risultati ottenuti nell'infanzia.
Ma qualcosa finalmente sta cambiando.

anno 2004

“La nota in più” nasce nel 2004 grazie all’Associazione Spazio Autismo di Bergamo, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale ed al contributo del Comune di Bergamo che ha messo a disposizione tutti gli strumenti musicali ed uno stabile.
Ogni ragazzo che prende parte al progetto “La nota in più” ha la possibilità di suonare uno strumento ed esprimere le proprie emozioni attraverso la musica

agosto 2017

"La nota in più" ha contato 850 mila visualizzazioni in pochi giorni su Youtube. Un successo quello del filmato dell'esibizione dell’orchestra sinfonica del centro di musicoterapia nato all’interno dell’Associazione Spazio autismo di Bergamo. Un Centro, sostenuto dal Comune e dall’Ufficio scolastico provinciale, che punta alla formazione musicale dei bimbi e dei ragazzi con autismo e disabilità cognitive.

Visualizzando il video clicca si aiuta a far conoscere il progetto del Centro Spazio Autismo, che prevede percorsi individualizzati per ogni singolo bambino o ragazzo e il coinvolgimento, oltre che della famiglia, anche della Neuropsichiatria di riferimento, della scuola e degli enti territoriali.
I ragazzi, divisi in piccoli gruppi e affiancati da musicisti formati (con un percorso triennale) dal centro Esagramma di Milano (con docenti tra i quali Pierangelo Sequeri, ideatore del metodo e Licia Sbattella, direttore scientifico di Esagramma e docente universitaria del Politecnico di Milano), imparano a farsi comprendere attraverso il suono.Il lavoro musicale su se stessi, svolto in situazione di gruppo, consente di 'sentire' le proprie emozioni e di capire come esprimerle, scegliendo timbro e sentimento: una possibilità aperta dalla complessità della musica sinfonica, dalla sua ricchezza emotiva e concettuale.

“Capito una volta, in musica, è capito per sempre”, spiega Licia Sbattella. Da qui, infatti, l’apprendimento si riversa nella sfera della parola e della relazione sociale. Nelle sedute di formazione tutti suonano, utilizzando gli strumenti dell’orchestra: violini, violoncelli, contrabbassi, timpani, arpe, marimba, campane, percussioni e tanti altri.

Si inizia con il triennio di musicoterapia orchestrale; successivamente si può accedere al perfezionamento orchestrale biennale (che prevede anche l’accostamento più specialistico ad uno strumento singolo con approccio individuale) e, inoltre, all’Orchestra Sinfonica. Inoltre il Centro 'La nota in più', con il progetto 'La musica da condividere', offre alle classi di tutti gli ordini di scuola, l’opportunità di un percorso musicale in orchestra per tutti ed in particolare un’esperienza di integrazione fra alunni con disabilità e compagni di classe.

Il Centro 'La nota in più' è sede di tirocinio riconosciuta da Esagramma onlus Milano ed è autorizzata a svolgere tirocini per neolaureati in psicologia. Inoltre già alcuni collaboratori hanno basato la loro tesi di laurea sulle attività svolte dal Centro. Le orchestre sono settimanalmente impegnate nelle prove del repertorio. Il repertorio utilizzato è tratto dalla letteratura musicale sinfonica. Le orchestrazioni sono rielaborate dai conduttori dell’orchestra.

marzo 2018

Locarno - L’Associazione Istituto Sant’Eugenio con il Centro di Competenze Bisogni Educativi Scuola e Società (BESS) della SUPSI organizza il Concerto dell’ Orchestra sinfonica La Nota in Più, composta da persone affette da autismo e disabilità cognitiva.
L'appuntamento è per sabato 3 marzo alle 11 presso la Chiesa di San Francesco a Locarno. 

aprile 2018

“È colpa del governo Musumeci se per poter assistere i disabili gravissimi servono 220 milioni di euro? Se non ci fossero stati i disabili gravissimi, molte famiglie non avrebbero dovuto subire un colpo in fronte e noi avremmo potuto disporre di qualche decina di milioni in più per collocarli in settori attualmente carenti di disponibilità finanziaria”. Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci, parlando in Aula delle coperture finanziare dedicate all’assistenza disabili.
Un discorso ripreso dalla diretta dell’assemblea e ripubblicato dai componenti del comitato “Siamo handicappati, non cretini“, che così commentano le parole del governatore: “Quello che dice è falso, vergognoso, indecente, triste ed arrogante – scrivono – Si vergogni e faccia pubblica ammenda non per le parole, ma per il senso di quello che vogliono trasmettere, cioè odio sociale nei nostri confronti. Come se il problema di questa finanziaria fossimo noi”.






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