giovedì 3 maggio 2018

Press Freedom o Liste di proscrizione?

27 marzo 2001
L'Ordine dei giornalisti della Toscana ha bacchettato il primo cittadino Renzi, per aver gestito la situazione esclusivamente tramite il Social Network con ''la diffusione di notizie istituzionali di forte rilevanza, in forma confidenziale e lacunosa. Secondo il Consiglio di Ordine dei Giornalisti: ''affidare per 24 ore solo alla pagina personale di Facebook la comunicazione istituzionale sui problemi connessi al rischio di contaminazione nucleare dei lavoratori del Maggio fiorentino -si legge nel comunicato- è assolutamente inaccettabile. Informazioni così essenziali e delicate non possono essere affidate solo agli amici, ma trasmesse a tutti gli organi di informazione. 
Il sindaco può aggiornarci solo su Facebook riguardo alle proprie vacanze, non certo in merito a una missione istituzionale in un Paese devastato da un terribile terremoto e alle prese con rischi di contaminazione nucleare''.
Ma il Sindaco di Firenze, Renzi, ribatté: “credo di poter e dover comunicare nelle forme che credo più opportune”.

27 aprile 2018
Cosí pochi giorni fa, Alberico De Luca apre un sito, riprendendo l'hashtag dei sostenitori renziani #senzadime, che esprime la contrarietà al dialogo e ancora di più a un eventuale sostegno a un governo M5S. 
Fino a questa mattina su senzadime.it comparivano i nomi (poi cancellati) dei contrari e dei favorevoli a una trattativa con M5S.
I parlamentari erano stati catalogati come favorevoli al dialogo, otto in tutto - tra loro Andrea Orlando, Dario Franceschini, Francesco Boccia, Piero Fassino - e non favorevoli, una trentina, tra cui i renziani Andrea Marcucci, Matteo Orfini ed Ettore Rosato. 
La stragrande maggioranza degli eletti Pd erano nella categoria "non si sono ancora espressi sulla trattativa con M5S": tra questi ultimi era stato inserito il reggente Maurizio Martina. 

Dal sito si legge: il 3 maggio la Direzione Nazionale del Partito Democratico deciderà sull’accordo di governo con il Movimento 5 Stelle. In questa pagina raccogliamo l’orientamento di ogni singolo componente della Direzione Nazionale, sulla base delle dichiarazioni espresse sui social o a mezzo stampa. Perché l’informazione è un diritto, la trasparenza un dovere.

Il PD non è una società privata come la Casaleggio Associati. È un partito plurale, aperto, in cui tutti i membri della Direzione Nazionale esprimono la loro legittima idea. Alcuni esponenti del Partito Democratico hanno chiesto di chiudere questo sito che si limita a riportare opinioni espresse pubblicamente, come nelle migliori tradizioni anglosassoni, con i riferimenti e i link ai tweet e alle dichiarazioni. Era ispirato a un principio di trasparenza democratica nelle scelte fondamentali che connotano la vita nazionale. Non intendeva dividere il Partito, ma informare gli elettori. 

2 maggio 2018
“Leggo di un sito che classifica i componenti della nostra direzione PD sulla base delle opinioni espresse a proposito del confronto con il Movimento Cinque Stelle”, ha commentato Martina. “Siamo arrivati a questo? Voglio credere per tutti di no e mi aspetto che venga chiuso. C’è un limite che non andrebbe mai valicato”.
Il ministro Franceschini, invece, ha commentato la vicenda in un tweet: “Quando in una comunità politica alla vigilia di una discussione seria che riguarda il partito e il Paese si arriva a questo, c’è qualcosa di profondo che non va”.
Il principio di trasparenza per informare gli elettorali, é subito naufragato.
Cosí ora su ogni nome adesso troverete un “Omissis”, vista l’intenzione dei diretti interessati a non mostrare la propria linea politica in forma aggregata (come si vede nelle foto).

In realtá attraverso Internet, si riesce a vedere quali erano i nomi, come si puó vedere dalle ultime foto allegate.









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