domenica 8 aprile 2018

L´Italia in braghe di tela. 3 fatti eclatanti.

1- Flavio Cattaneo con 26 milioni, è il top manager più pagato a Piazza Affari nel 2017 secondo la classifica elaborata da MF-Milano Finanza. Il manager 55 enne attualmente alla guida di Italo Ntv, guida questa speciale classifica dei compensi grazie alla maxi liquidazione da 25 milioni di euro ricevuta per le cariche in Tim.

Per meglio chiarire, possiamo dire che Cattaneo ha percepito lo stipendio di 1.000 operai. 
O per meglio dire, é come se fosse stato pagato 10.000 euro all´ora, nel caso  avesse sempre lavorato senza fare neanche 1 giorno di ferie e per 10 ore al giorno!   

2- Il popolare sito internet Butac.it (Bufale un tanto al chilo) e specializzato nello smascherare le fake news in rete è sotto sequestro in seguito a un provvedimento della procura della repubblica di Bologna. La home page del sito è irraggiungibile e sullo schermo compare solo il frontespizio del decreto di sequestro. Secondo quanto reso noto dai responsabili di Butac la richiesta di oscuramento arriva in realtà dalla magistratura di Brindisi e parte da una querela per diffamazione presentata da un medico che pratica medicina alternativa e che si è sentito danneggiato da un articolo comparso sul sito nel 2015. Il giudice ha ritenuto di dover censurare non solo l’articolo oggetto della lite giudiziaria (richiesta che peraltro non sarebbe mai stata avanzata) ma l’intero sito. Provvedimento che è stato attuato in mattinata da parte della Polizia Postale.
«Bufale un tanto al chilo» si era guadagnato visibilità e popolarità tra gli utenti del web proprio per il lavoro di «debunking» di bugie e notizie che diventano virali. I falsi rimedi in campo medico, gli allarmi in materia di tasse, le fake news sugli immigrati e le truffe online sono stati tra i temi più spesso trattati dai responsabili del sito. Al centro del caso che ha scatenato il sequestro del sito c’è l’attività di un medico nutrizionista che sul suo sito propone la cura di malattie con terapie a base di integratori, rimedi naturali e attraverso il test dei fiori di Bach.

Chi aiuta a scoprire le balle, le bufale in rete viene oscurato!

3 - Nello Trocchia è un cronista capace e coraggioso, impegnato nel quotidiano tentativo di “illuminare”i territori del malaffare. Per questo ha subito le minacce e anche le percosse di mafiosi, camorristi, corrotti di ogni risma. Ogni volta ha risposto intensificando le ricerche e confezionando nuove inchieste capaci di illuminare i territori dell’illecito e della transazione mafiosa.

Questa volta non ha ricevuto una “testata” e neppure una minaccia sotto forma della centesima lettera anonima, ma una richiesta di risarcimento pari a 39 milioni di euro. Non si tratta di una querela temeraria, ma di una vera e propria “querela bavaglio” scagliata dai rappresentanti della Università telematica Pegaso che si è sentita diffamata da una inchiesta pubblicata da L’Espresso. 
L’hanno presentata non solo i rappresentanti legali di Pegaso, ma 138 persone coinvolte nelle attività e che, pur senza mai essere state citate nell’articolo, si sarebbero sentite diffamate. Nello Trocchia, ovviamente, continuerà a svolgere il suo lavoro e non si farà intimidire, ma sino a quando Governi e Parlamento fingeranno di non vedere e di non sapere che questo tipo di “querele bavaglio” hanno lo scopo di spaventare il cronista, di scoraggiare le inchieste rischiose, di sconsigliare ad altri di ripercorrere gli stessi itinerari di indagini e di ricerca?

Tra qualche tempo, molto, probabilmente, Nello Trocchia vedrà riconosciute le sue ragioni in tribunale o, addirittura, un giudice deciderà di archiviare ancora prima di arrivare in aula, ma, anche in questa caso, il querelante temerario non pagherà pegno, non dovrà sborsare alcunché per aver ostacolato il diritto di cronaca. Chi oggi sta trattando per la formazione di un nuovo governo si ricordi di includere l’abrogazione del carcere per i reati di opinione e di scoraggiare l’uso delle “querele bavaglio” prevedendo per “il temerario” sanzioni pecuniarie proporzionali al risarcimento richiesto e non riconosciuto dal tribunale. Chi molesta il diritto di cronaca deve sapere che potrà essere molestato nel portafoglio.   (da Beppe Giulietti).




Nessun commento:

Posta un commento

BASSETTI: e questo sarebbe un buon ministro?

  Ma come? Da aprile 2020? Ma non c'era il protocollo della Tachipirina e Vigile Attesa del ministero della Salute? Ma non eri tu che ca...