Il suicidio è la seconda causa di morte tra i ragazzi sotto i 20 anni. E in Italia il 12% dei quattromila decessi annui legati a questo gesto estremo riguardano proprio giovani e giovanissimi. Sono 594 i giovani (ultimo dato Istat) che si sono tolti la vita. Le motivazioni sono tante, ma quasi sempre ci sono dei campanelli di allarme che l’ambiente familiare e la scuola non dovrebbero assolutamente sottovalutare.
Qui sotto trovate alcuni consigli di Esperti.....molto banalmente, prima di effettuare il tentativo di quel gesto estremo, posso caldamente invitare soprattutto i giovani a intraprendere l´intero Cammino di Santiago, per provare sulla propria pelle tutta la fatica dei 900 Km (da Saint Jean Pied de Port a Finisterre) e riflettere sul significato della Vita e se proprio non riuscite ad organizzarvi per staccare da tutto e tutti per 35 giorni...provate a salire in Abruzzo da Fara San Martino a Monte Amaro (cima della Maiella) con 12 ore di cammino tra salita e discesa.....
Consigli degli Esperti:
«Connettersi, comunicare e curare». Sono queste le parole d’ordine dell’Iasp, l’associazzione internazionale per la prevenzione del suicidio. «In molte comunità – dicono gli esperti dell’associazione – il suicidio è avvolto nel silenzio, o viene sottaciuto. Dobbiamo parlare del suicidio come una qualsiasi altra tematica di pubblica salute, al fine di dissipare i falsi miti, i tabù, riducendo lo stigma che lo avvolge.
Qui sotto trovate alcuni consigli di Esperti.....molto banalmente, prima di effettuare il tentativo di quel gesto estremo, posso caldamente invitare soprattutto i giovani a intraprendere l´intero Cammino di Santiago, per provare sulla propria pelle tutta la fatica dei 900 Km (da Saint Jean Pied de Port a Finisterre) e riflettere sul significato della Vita e se proprio non riuscite ad organizzarvi per staccare da tutto e tutti per 35 giorni...provate a salire in Abruzzo da Fara San Martino a Monte Amaro (cima della Maiella) con 12 ore di cammino tra salita e discesa.....
Consigli degli Esperti:
«Connettersi, comunicare e curare». Sono queste le parole d’ordine dell’Iasp, l’associazzione internazionale per la prevenzione del suicidio. «In molte comunità – dicono gli esperti dell’associazione – il suicidio è avvolto nel silenzio, o viene sottaciuto. Dobbiamo parlare del suicidio come una qualsiasi altra tematica di pubblica salute, al fine di dissipare i falsi miti, i tabù, riducendo lo stigma che lo avvolge.
“Diventa te stesso”, al di là delle posizioni sociali che occuperai. Anche se si svolge un ruolo sociale considerato “marginale”, si può essere felici: se si costruisce davvero sé stessi si vive la propria vita in modo pieno.
La denuncia verso un mondo adulto che non offre adeguate opportunità ai giovani è sacrosanta, ma è anche vero che si è persa questa capacità di adattarsi alle situazioni. E la realtá virtuale non aiuta i giovani a gestire situazioni critiche e di confittualitá....visto che si cresce in contesti eccezionalmente virtuali.
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