Fatti importanti degli ultimi 10 anni:
DICEMBRE 2008: inaugurazione tratto alta velocita`. Il costo in Italia dell´alta velocita´ risulta essere di ben 4 volte il costo della media europea
GIUGNO 2009: Viareggio, una cisterna di gpl esplode uscendo dai binari. 33 morti
DICEMBRE 2009: Ferrovie in tilt nel Nordest, 350 convogli soppressi. Moretti, ad delle Ferrovie: "Nessun blocco alla rete", ma ai passeggeri consiglia di portarsi in vagone "una coperta e dei panini". Fs: "Soppressi 350 treni"
L'amministratore delegato di Fs Mauro Moretti ha detto che a causa del maltempo, sono stati soppressi circa 350 treni, lo 0,3% sulla lunga percorrenza e il 5,6% nel regionale, soprattutto in alcune regioni del Nord e Centro-Nord. Nella stazione Centrale di Milano decine treni partono in ritardo a causa degli scambi ghiacciati. L'ad di Ferrovie Mauro Moretti ha detto: "Consiglio a chi prende treni a lunga percorrenza di portarsi qualche coperta, un po' d'acqua e qualche panino in più: potrebbe mancare l'energia elettrica e il treno fermarsi"
GIUGNO 2011 SVIZZERA: Le Ferrovie federali svizzere comunicano, con grande soddisfazione degli utilizzatori del trasporto pubblico, che i treni ETR470 (un elettrotreno italiano ad alta velocità, ad assetto variabile chiamato Pendolino) saranno messi fuori servizio entro il 2014.
Con queste motivazioni: le FFS vogliono mettere fine all'«orrore» dei treni ex-Cisalpino, ha affermato il direttore Andreas Meyer.
La decisione di voltar pagina definitivamente ha suscitato commenti soddisfatti: «Salutiamo la scelta delle FFS. Gli ETR470 sono indegni delle Ferrovie svizzere, ne danneggiano la reputazione e soprattutto creano problemi ai passeggeri.
MARZO 2014: 5 ETR 470 di Trenitalia saranno a breve impegnati con i servizi Intercity sulla relazione Roma - Reggio Calabria, dove sostituiranno gli ultimi ETR 450 rimasti in servizio, che saranno definitivamente accantonati
FEBBRAIO 2012: “Anche quest'anno, in inverno, alla prima nevicata, i trasporti sono andati in tilt: il 25% dei treni in Italia sono stati soppressi”. Ogni inverno assistiamo, però, ad una cessazione del servizio per motivi ampiamente prevedibili. Finora non abbiamo riscontrato, nelle dichiarazioni dei rappresentanti di Trenitalia, nessuna giustificazione plausibile per il fermo di oltre 2000 treni. Quello che sappiamo è che le cause principali riguardano il blocco degli scambi, il congelamento dei cavi che alimentano i treni e la vetustà dei locomotori, che non prevedono difese sufficienti dal freddo e dal ghiaccio
OTTOBRE 2017: l’Agenzia per la sicurezza delle ferrovie mette in guardia Trenord. Il motivo? Per la verità erano dieci. Si va dal dal mancato “rispetto delle scadenze manutentive non sistematicamente garantito”, alle “carenze nella gestione del personale, con particolare riferimento al contesto regolamentare sul carico del lavoro”, all’”analisi dei rischi ed il registro dei pericoli incompleti e non aggiornati al seguito di alcuni eventi pericolosi ed incidenti accorsi”. A svelare il documento dell’ente preposto a controllare che le società ferroviarie rispettino le procedure di sicurezza è Business Insider.
GENNAIO 2018: Pioltello, deraglia il treno dei pendolari: morte 3 donne e 46 feriti. Alcune ore dopo l'incidente, viene trovata sotto il giunto usurato la "staffa" di legno che sarebbe stata posizionata alcuni mesi prima per sostenere la rotaia ed evitare che, probabilmente a causa di un cedimento della massicciata, battesse contro le pietre al passaggio dei treni che continuamente transitano su quella tratta.
Febbraio 2018: E’ bastata una nevicata di breve intensità e una temperatura nei pressi dello zero per mandare in tilt il traffico ferroviario intorno alla Capitale. Eppure l’allerta meteo era stata diramata per tempo e Rete ferroviaria italiana aveva allertato oltre 300 persone per affrontare l’emergenza freddo. Era stato predisposto un piano di lubrificazione dei cavi elettrici e di corse raschiaghiaccio per le linee ferroviarie. E nelle stazioni era stato attivato il sistema snevamento e riscaldamento degli scambi messo in campo dopo la nevicata del 2012. Si tratta delle cosiddette scaldiglie delle resistenze elettriche (collocate nei punti di scambio) che sciolgono neve e ghiaccio permettendo ai treni di passare senza problemi. Purtroppo ieri qualcosa sembra non abbia funzionato a dovere e i treni arrivavano in stazione portando con loro blocchi di neve e ghiaccio che poi dovevano essere spalati a mano. Complessivamente, a causa delle nevicate su varie regioni italiane, Trenitalia ha cancellato il 20 per cento dei treni a lunga percorrenza, e il 70 per cento dei treni del traffico regionale. Treni nel caos per la neve, Fs chiede scusa: “Abbiamo commesso degli errori”
Renato Mazzoncini, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane, ha fatto 'mea culpa' dopo i disagi causati dalla neve: “Queste cose non devono più accadere”
A vederla in modo diverso è però l'amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana, Maurizio Gentile, che in un'intervista al Corriere della sera dà la colpa alle previsioni meteo.
Il ministro Delrio: "Mai più fatti simili".
FEBBRAIO 2018: per finire in bellezza (sic). Dall’agenzia della sicurezza: «Se non vi adeguate alle nostre prescrizioni sulla sicurezza, la vostra autorizzazione alla gestione della rete ferroviaria è a rischio». Il tono è perentorio, il lessico quello più tipico della burocrazia, ma il senso non lascia spazio a equivoci.
E se non mandiamo a casa questa classe politica e dirigenziale (dai politici del Ministero dei Trasporti per finire ai Dirigenti di RfI, Trenitalia, Trenord e compagnia bella) ora, fra qualche giorno col tornare del sole e passate le elezioni, tornera´ tutto come se non fosse successo nulla.
In attesa di qualche altro grande accadimento.
In attesa di qualche altro grande accadimento.
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