Cambiamento, meritocrazia!
Che bei slogan abbiamo sentito dai dirigenti PD, in testa Renzi con i suoi ministri.
Ma le ministre che non hanno mai sudato e quindi di meritocrazia non sanno proprio nulla - Madia, ha copiato la tesi di dottorato anziche´ impegnarsi a farla; e Fedeli che si vantava nel curriculum di avere un diploma di laurea in Sienze Sociali anziche´ il bistrattato diploma di assistenti sociali, che tranne una breve parentesi come Maestra di Scuola dell´Infanzia, non ha mai lavorato essendo diventata sindacalista a 25 anni, ruolo che ha ricoperto fino a quando e´ stata eletta in parlamento,- al primo rinnovo contrattuale per i lavoratori della conoscenza, della scuola e della ricerca, hanno firmato un accordo che prevede una distribuzione a pioggia e ridotto il fondo per premiare i migliori.
Neanche loro ci hanno mai creduto alla meritocrazia....altrimenti si sarebbero dovuto dimettere subito, anzi non avrebbero potuto giurare sulla Costituzione e diventare ministri.
Evviva il Paese che cambia, twitta la ministra Madia alla ministra Fedeli!
la Buona scuola
La
meritocrazia: premi in denaro ai più bravi segnalati da colleghi e
genitori. Per
la prima volta - in una scuola italiana considerata dai ranking
internazionali ferma sul piano del premio al merito - un governo ha
introdotto il bonus cultura (500 euro), utile per l'aggiornamento dei
docenti. Il concetto di premio a impegno e attitudine è un incentivo
a emergere. Ci sono 200 milioni, e in queste settimane sarà
comunicato il budget per ogni istituto.
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