lunedì 12 febbraio 2018

340 militari morti: assordanti silenzi dalle autorita´ di governo

Seconda parte

Dopo 18 anni, una Commissione parlamentare sull´ uranio impoverito ha licenziato la relazione finale. Anzi due relazioni; la prima votata a maggioranza da Scanu, deputato PD che non e´ stato ripresentato da partito alle prossime elezioni, la seconda di minoranza presentata dal deputato Pili.
Dalla prima relazione si puo´ leggere e sentire dal filmato che: I militari italiani impegnati in patria e nelle missioni all'estero sono stati esposti a «sconvolgenti criticità» sul fronte della salute e della sicurezza del lavoro, che hanno «contribuito a seminare morti e malattie. Inoltre nel mirino della relazione il «negazionismo» dei vertici militari e gli «assordanti silenzi generalmente mantenuti dalle autorità di governo».
Dalla seconda relazione, emergono accuse piu´ pesanti:
Omissioni di Stato per nascondere la verità, la Difesa ha coperto per anni omicidi plurimi e disastri ambientali".Il deputato parla di "venti anni di responsabilità da parte dei vertici militari, ed ha invitato il capo dello Stato ad "inviare un messaggio alle Camere per spingerle a riconoscere il nesso causale automatico per le vittime dell'uranio impoverito e per quelle malattie generate da nanoparticelle e fattori simili contratti in teatri di guerra o aree addestrative". Sarebbe, ha aggiunto, "un atto in grado di sanare un contenzioso grave che lede il patto di lealtà tra lo Stato ed i suoi uomini più esposti".
"Le manipolazioni dimostrate impongono la trasmissione di questi atti alle procure competenti perchè valutino l'apertura di fascicoli d'indagine in modo da dimostrare che non esistono zone franche dove lo Stato si ritrae per consentire di tutto e di più".
Ma il mondo politico, ad incominciare da esponenti dello stesso Pd, non e´ concorde neanche con la relazione approvata a maggioranza.
Le accuse della Commissione d’inchiesta sono infondate”, e hanno finalità “esclusivamente politiche ed elettorali”. Parola di Nicola Latorre, presidente della commissione Difesa del Senato, che ha spiegato tutte le forti perplessità nei confronti di una vicenda che rischia solamente di gettare caos intorno alle Forze Armate.
Ma le conclusioni a cui e´ giunta la Commissione sono state rispedite al mittente dallo Stato Maggiore che in una nota spiega: Le Forze Armate respingono con fermezza le inaccettabili accuse.















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