Alcuni
giorni fa ha fatto scalpore il Braccialetto Elettronico di Amazon.
La
nostra sfida è il lavoro di qualità e
non il lavoro con il braccialetto” ha detto il premier Paolo
Gentiloni..
Nel
nostro paese c’è una regolazione per legge di tutti gli strumenti
che ipoteticamente consentono i controlli a distanza. Se un’azienda
intende utilizzare uno strumento con queste caratteristiche deve
farlo nel rispetto
della legge:
ossia avere l’accordo con le organizzazioni sindacali o richiedere
l’autorizzazione al ministero” ha spiegato il ministro del
Lavoro Giuliano
Poletti.
Stupito
da cotanto zelo sindacale da parte di Gentiloni e Poletti nel
difendere i lavoratori, spulciando qua e la ho trovato articolo che
dice come la realta´ del lavoro in Amazon, ha gia´ superato le
dichiarazioni di circostanza, politiche e da campagna elettorale, dei
nostri beneamati politici, che per apparire sui giornali, sono
diventati difensori dei lavoratori.
Il
braccialetto elettronico di Amazon, per controllare i lavoratori
non esiste. Non ancora. Ma le sue funzioni le svolge già
un altro device.
Lo
conferma (a Lettera43.it) l'ufficio
stampa del colosso dell'e-commerce: i dipendenti della logistica
impegnati nei magazzini con funzione di "picker"
«utilizzano scanner palmari per il controllo dell’inventario e per
spedire gli ordini».Il punto su cui riflettere allora diventa
proprio questo "scanner palmare". A quanto racconta una
persona che ha avuto accesso ai magazzini di Amazon Italia, le mani
dei dipendenti sono già libere. Quello che l'azienda chiama "scanner
palmare" non sarebbe altro che una specie di smartphone
posizionato sull'avambraccio del lavoratore tramite una polsiera che
trasmette informazione a un sistema centrale grazie al bluetooth.
Lo
stesso lavoratore avrebbe una sorta di pistola laser legata con
velcro all'indice per leggere i codici a barre del pacco nel momento
in cui lo si prende dagli scaffali e nel momento in cui viene
lasciato sul bancale da cui poi viene smistato. Lo "sparo"
- così si chiamano in gergo le letture a distanza del codice a barre
- avviene premendo con il pollice un bottone. Il sistema poi
conteggia quanti “spari” al minuto fa il dipendente e se la
lettura avviene in maniera corretta. In uno dei magazzini in Italia
lo smartphone ha un sistema di geolocalizzazione che ti tiene anche
aggiornato sulla distanza che ti separa dal pacco. E, cosa ancora più
inquietante, l'unità di misura scelta non sono né i metri né i
passi, ma i secondi....
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