giovedì 21 maggio 2020

CORONAVIRUS: l'esecuzione del Tampone, secondo l' Istituto Superiore di Sanità, era sbagliato. Quanti falsi negativi non sono stati curati, e non isolati?

Se non bastava Conte, che sembrava uno scolaretto che non aveva mai aperto il libro, confondendo così le tre T con un’indagine Sierologica a Campione, ecco assistiamo alla super figuraccia dell’Istituto Superiore alla Sanità.

Dava indicazioni sbagliate su come eseguire e quando eseguire i Tamponi.

Sono queste le cause principali dei tanti falsi negativi al Covid, anche con polmoniti conclamate.

E che i falsi negativi siano più di quanto si immagini lo rivela uno studio della prestigiosa Johns Hopkins School of Public Health, che tra i tamponi eseguiti al quinto giorno dall' infezione ha scoperto ben il 38% di falsi negativi, percentuale che scende al 20% all' ottavo giorno, che è quello consigliato dagli autori dello studio per eseguire il test.

Tutto il contrario di quello che raccomanda uno degli indicatori del monitoraggio epidemiologico a cura di Iss e Ministero della salute, che invece punta a un' esecuzione entro tre giorni.

Ma il problema non è solo quando ma anche come si fanno.

A svelare il giallo dell' errato rapporto dell' Iss, numero 11 del 7 aprile è il Professor Gaetano Libra, otorino laringoiatra con una lunga carriera alle spalle presso l' Ospedale Maggiore di Bologna. «In quel testo -spiega- si indica una posizione verticale obliqua del tampone, anziché orizzontale rivolta in direzione del canale uditivo, come dovrebbe essere.

Con il rischio che, eseguito in questo modo, il tampone non raggiunge la zona dove si raccolgono muco e secrezioni nei quali va ricercato il virus. Inoltre in questo modo c' è il serio rischio di lesioni al cervello e al bulbo olftattivo».

Gli esperti dell' Iss in effetti se ne accorgono e il 17 aprile pubblicano con lo stesso numero e la sigla Rev il rapporto con le istruzioni corrette. Ma non cancellano il primo, che quando si vanno a ricercare nel web le istruzioni sul test diagnostico compare puntualmente sullo schermo, dove è invece difficile trovare il documento corretto.


Indicazione sbagliata 
 Indicazione corretta il 17 aprile (dopo ben 8 settimane primo caso)























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