sabato 9 giugno 2018

Il cittadino, il disservizio ferroviario quotidiano

Arriva il treno dalla Svizzera a Malpensa, ma oltre frontiera corrono ancora le polemiche.
«Sarà puntuale?» si chiede Lorenzo Quadri, deputato della Lega dei Ticinesi, che denuncia «il record planetario di ritardi e guasti, già collezionato» dalla linea Mendrisio-Varese, inaugurata sei mesi fa grazie alla nuova bretella Arcisate-Stabio.
Inoltre sarebbero «sparite» due delle frequenze previste.
Alla vigilia del prolungamento per l’aeroporto di Malpensa (al via da domenica 10 giugno), la nuova linea ferroviaria transfrontaliera Mendrisio-Varese sembrerebbe mettere in crisi la proverbiale puntualità svizzera (per l’appunto…) dei treni.
A sostenerlo è il deputato del Consiglio nazionale (il parlamento elvetico) Lorenzo Quadri, che ha presentato un’interpellanza al Consiglio federale a proposito della «problematica situazione dei collegamenti ferroviari in Ticino e in particolare nel Mendrisiotto».
Un eufemismo in politichese che, parlando “pane al pane” come d’abitudine degli esponenti della Lega dei Ticinesi, si riferisce al «record planetario di ritardi e guasti» che la nuova linea ferroviaria ha già collezionato in questi mesi. «Discriminatorio verso i ticinesi».
Stando ai dati delle singole fermate di tutti i treni passeggeri che dall’1 gennaio al 24 aprile 2018 hanno transitato su suolo elvetico, «è emerso che i treni più in ritardo dell’intera Svizzera vengono dall’Italia e spesso e volentieri passano per la stazione di Mendrisio».
Quadri non le manda a dire.
«Mendrisio - dice - risulta essere l’unica stazione ferroviaria svizzera con un tasso di treni in ritardo che supera il 30%».
E ancora: «Tilo è riconosciuta come la peggior compagnia regionale in fatto di puntualità».
Non il miglior biglietto da visita per la nuova linea Tilo Mendrisio-Malpensa, dove tra l’altro, denuncia Quadri, «sarebbero spariti due dei collegamenti pianificati».
Eppure la Confederazione sta facendo tutto il possibile per preservare la nuova offerta ferroviaria transfrontaliera.
Per tre anni, infatti, l’ufficio federale dei trasporti elvetico interromperà i servizi di autobus tra il Canton Ticino e Malpensa: lo stop entrerà in vigore alla fine del 2018, quando la linea S40 Tilo sarà ormai pienamente rodata.
Solo dopo tre anni «il rilascio di concessioni potrà essere riesaminato», come annuncia l’Ufficio federale dei trasporti. L’obiettivo è evitare che l’alternativa dei bus verso Malpensa possa «seriamente compromettere l’offerta ferroviaria».
Ma anche su questo punto il deputato leghista Quadri non ci sta.
«Siamo a livelli di bolscevismo: il cittadino viene obbligato a scegliere il disservizio ferroviario. Per favorire artificialmente la rotaia, il Dipartimento del ministro Doris Leuthard danneggia i viaggiatori ticinesi, ostacola i turisti diretti in Ticino e impedisce ai privati di lavorare».



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