giovedì 22 agosto 2013


FARA SAN MARTINO-MONTE AMARO

19 agosto 2013

Ore 3,30 sono già sveglio; avevo puntato sveglia per le 4,00. Mi sento in forma, le gambe sono OK. Mi rigiro diverse volte e alle 3,45 mi alzo. Faccio una veloce colazione a base di latte e biscotti, prendo le ultime cose e le infilo nello zaino (pantaloni antipioggia; giacca antipioggia, 4 paia di calze, 4 magliette manicacorte antisudore, una camicia flanella, un piccolo asciugamano x sudore, una busta borotalco, pane, due fettine carne, un pezzo frittata, un pezzo di ciambellone, 200 grammi cioccolata, una bottiglia grande di te, una bottiglia grande vuota,una bottiglietta con caffè, altimetro-barometro, occhiali da sole, cappello, una torcia scaccia cani con fischio ultrasuoni e scarponcini di cambio in quanto decido di partire con i sandali da trek). Alle 4,05 esco di casa. E' una bellissima notte piena di stelle....chissà se riuscirò a raggiungere il mio Monte Amaro. Alle 4,16 lascio in auto Pennadomo. Raggiungo in auto quasi le gole di Fara San Martino alle 5,05.....peccato che ci sono due bei divieti di sosta....torno indietro con la macchina e la posteggio davanti al bar che si trova all'ingresso della via per le gole.....è CHIUSO: non posso certo avvisare che tenterò di raggiungere la vetta e fare rientro in serata...
Prendo zaino e bastoncini e mi avvio.
Anche se è ancora buio, la strada si vede abbastanza bene.
Alle 5,20 entro nelle maestose gole, sono solo, non c'è nessuno.....e non si vede nulla. Ogni tanto accendo la torcia.
Dopo 10 minuti, facendo molta attenzione a dove metto i piedi, arrivo alla prima fonte e trovo i primi compagni della giornata: 2 begli asini dal pelo scuro e non molto alti.....liberi e che mi salutano con un raglio.
L'altimetro fa le bizze a queste altezze ( segnava all'ingresso delle gole 566 e ora già 646....spero si tari cammin facendo)
Incomincia ad albeggiare e si vedono meglio i sassi dove appoggio i piedi e le sagome delle gole di Santo Spirito.
Alle 6,05 arrivo alla seconda fonte (altezza 870). Faccio colazione e riempio bottiglia vuota in circa 10 minuti.
Riprendo il cammino e lascio le gole per entrare in una faggeta.
Sono le 6,45 (1090 altimetro) nel posto denominato Bocca Valloni: lla vecchia fonte è completamente secca; un bel cartello nuovo indica sentiero a destra per Val Serviera, ma bisogna andare diritti per Monte Amaro.
La faggeta è bellissima, ma un po faticosa per via delle foglie sul sentiero.
Alle 7,30 a circa 1500 metri esco dagli alberi in una piccola radura e sullo sfondo davanti a sinistra si staglia la parete orientale della Madonna dell'Altare.....il riflesso dei rimi raggi di sole fanno sembrare il colore delle rocce in sommità di un bellissimo bianco. Il Cielo è di un azzurro intenso.
Alle 7,55 (altezza 1628) arrivo al fontanile degli animali....dalla rudimentale cannella escono solo gocce (l'acqua viene incanalata 30 metri sopra, raccogliendo le gocce che fuoriescono da diversi strati di roccia). Faccio il secondo spuntino con pausa di circa 10 minuti.
Riprendo il cammino e alle 8,10 (1674 di altezza) trovo cartello indicante a destra x Cima Pomilio..proseguo diritto.
Alle 8,50 (1925 altezza: ma di quanto sbaglierà il mio altimetro? Dovrò aspettare il rifugio Manzini per saperlo) arrivo al cartello Piano della Casa. La vallata è aperta, si cammina leggermente in salita, avendo a sinistra il massiccio della Cima dell'Altare e sulla destra il Monte S.Angelo. Il posto è semplicemente meraviglioso, splendido,,.
Poco più avanti alle 9,10 (altezza 2050) è indicata a sinistra la Grotta dei Diavoli.....che dovrebbe essere proprio sotto il massiccio della Cima dell'Altare, Proseguo ed entro nella Valle Cannella, o meglio il gradone di ingresso....
La valle sembra desertica, non si vedono più alberi.....solo sassi e prato. Il sentiero non è più riconoscibile e vado avanti per intuito ….e perchè in lontananza ho visto la collinetta con una grotta...e so che il rifugio Manzini è dietro quella collinetta che va aggirata a sinistra.
La temperatura si scalda, ormai ci sono quasi 22 gradi ( a differenza dei 17, 5 gradi che mi hanno accompagnato dalle gole alla fine della faggeta) faccio il terzo cambio di maglietta intriso di sudore.
Incontro 4 ragazzi che scendono, ci salutiamo e uno di loro mi augura Buon Cammino (sarà mica stato anche lui sul Cammino di Santiago?)
Sarà xchè non vedo sentiero, sarà xchè fa caldo, ma incomincio a rallentare la mia andatura....mi fermerò appena raggiungo il rifugio.
Alle 10,45 raggiungo il rifugio Manzini, sempre chiuso (altezza 2490 del mio altimetro).
Faccio un giro intorno al rifugio...e immancabilmente sento odore di cacca. Mi chiedo come mai, in un ambiente così bello e desolato, nel senso di mancanza apparente di vita (vegetale e umana) uno debba fare i propri bisogni a 2 metri dal rifugio e ….non a 50 metri di distanza e poi coprirlo con eventule sasso di cui il luogo abbonda.
Trovo miglior posizione e faccio il mio spuntino, mettendo su sassi ad asciugare le magliette. Ho rallentato ma non mi sento stanco, tenterò di salire sul Monte Amaro (manca meno di una ora).
Alle 11 mi rimetto in cammino con molta calma, facendo molta attenzione. Devo salire per un centinaio di metri un piccolo sentiero (si vede traccia) con piccoli sassi che rotolano e scivolano via sotto il piede (dovrò metterne il doppio di attenzione quando scenderò).
Superato con molta calma quel pezzo, la salita diventa più agevole.....e incomincio a vedere la sommità: c'è un qualche cosa di piantato e una persona seduta...
Ci sono mi dico....e infatti dopo 5 minuti arrivo alla sommità....mancano pochi minuti a mezzogiorno.
Il bivacco Pelino con la sua forma sferica di un color rosso la fa da padrone...c'è anche una targa che invita a non abbandonare i sentieri (???oltre che ai rifiuti); una croce e un non so cosa definire di color rosso piantato.
Sono vicino alla persona seduta, la saluto.....e non mi risponde. E' la prima volta che raggiungo il mio sogno (Monte Amaro) ed è soprattutto la prima volta, in montagna, che saluto una persona senza essere contraccambiato (in Svizzera dove ne incontro di stranieri, comunque ci si saluta anche se con la propria lingua). Che delusione incontrare sulla sommità dell'Abruzzo una persona che non ti risponde....e nel frattempo gli altri due ragazzi intravisti dietro il bivacco sono ripartiti (penso per il sentiero che riporta alla grotta del Cavallone)
Dentro il rifugio ci sono 10 posti (4 strutture di letti a castello 3+3+2+2 con tavole e non materassi.
Fuori ci sono 24 gradi e un venticello gelato, sono costretto a mettere camicia flanella.
Mi guardo intorno a 360 gradi, ma la giornata non è limpida: non riesco a scorgere neanche l'Adriatico, altro che isole Tremiti....
La Maiella, la montagna Madre, è veramente bella.....e finalmente sono riuscito a salirci. Che bello..
Mi sento molto appagato.....non mi interessa più, come qualche anno fa, pensare al Tibet. Il mio piccolo-grande-spettacolare TIBET l'ho trovato. Lo vedevo ogni volta che alzavo lo sguardo dalla finestra di casa, o quando andavo in campagna...... Era lì che mi aspettava sul Monte Amaro.
Ore 12,20 partenza per discesa...con molta attenzione: ho impiegato quasi lo stesso tempo che per la salita....ma non potevo mica prendere una storta.
Ore 5,10 arrivo alla prima fonte e incontro due villeggianti. Mi faccio un rinfrescante pediluvio.....faccio un centinaio di metri e supero un gruppo guidato di una quindicina di persone che guardano le rovine del vecchio monastero....ancora un centinaio di metri e sono alle gole.
Ore 5,40 esco dalle gole di Fara san Martino......stanco ma sereno e felice. E' stata una giornata memorabile.....ho realizzato il mio sogno, con i miei piedi.
E si che a febbraio dell'anno scorso il Medico, quando avevo avuto problemi di menisco, mi aveva detto niente camminata in montagna.

PS: la salita al Monte Amaro dalle gole di Fara San Martino, deve essere fatta solo dopo una buona preparazione fisica (zaino pesante almeno 6 kili) e soprattutto tenendo conto delle condizioni atmosferiche: la si può fare solo quando c'è anticiclone...sottolineo in assenza pioggia.




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