FARA SAN MARTINO-MONTE
AMARO
19 agosto 2013
Ore 3,30 sono già
sveglio; avevo puntato sveglia per le 4,00. Mi sento in forma, le
gambe sono OK. Mi rigiro diverse volte e alle 3,45 mi alzo. Faccio
una veloce colazione a base di latte e biscotti, prendo le ultime
cose e le infilo nello zaino (pantaloni antipioggia; giacca
antipioggia, 4 paia di calze, 4 magliette manicacorte antisudore, una
camicia flanella, un piccolo asciugamano x sudore, una busta
borotalco, pane, due fettine carne, un pezzo frittata, un pezzo di
ciambellone, 200 grammi cioccolata, una bottiglia grande di te, una
bottiglia grande vuota,una bottiglietta con caffè,
altimetro-barometro, occhiali da sole, cappello, una torcia scaccia
cani con fischio ultrasuoni e scarponcini di cambio in quanto decido
di partire con i sandali da trek). Alle 4,05 esco di casa. E' una
bellissima notte piena di stelle....chissà se riuscirò a
raggiungere il mio Monte Amaro. Alle 4,16 lascio in auto Pennadomo.
Raggiungo in auto quasi le gole di Fara San Martino alle
5,05.....peccato che ci sono due bei divieti di sosta....torno
indietro con la macchina e la posteggio davanti al bar che si trova
all'ingresso della via per le gole.....è CHIUSO: non posso certo
avvisare che tenterò di raggiungere la vetta e fare rientro in
serata...
Prendo zaino e bastoncini
e mi avvio.
Anche se è ancora buio,
la strada si vede abbastanza bene.
Alle 5,20 entro nelle
maestose gole, sono solo, non c'è nessuno.....e non si vede nulla.
Ogni tanto accendo la torcia.
Dopo 10 minuti, facendo
molta attenzione a dove metto i piedi, arrivo alla prima fonte e
trovo i primi compagni della giornata: 2 begli asini dal pelo scuro e
non molto alti.....liberi e che mi salutano con un raglio.
L'altimetro fa le bizze a
queste altezze ( segnava all'ingresso delle gole 566 e ora già
646....spero si tari cammin facendo)
Incomincia ad albeggiare
e si vedono meglio i sassi dove appoggio i piedi e le sagome delle
gole di Santo Spirito.
Alle 6,05 arrivo alla
seconda fonte (altezza 870). Faccio colazione e riempio bottiglia
vuota in circa 10 minuti.
Riprendo il cammino e
lascio le gole per entrare in una faggeta.
Sono le 6,45 (1090
altimetro) nel posto denominato Bocca Valloni: lla vecchia fonte è
completamente secca; un bel cartello nuovo indica sentiero a destra
per Val Serviera, ma bisogna andare diritti per Monte Amaro.
La faggeta è bellissima,
ma un po faticosa per via delle foglie sul sentiero.
Alle 7,30 a circa 1500
metri esco dagli alberi in una piccola radura e sullo sfondo davanti
a sinistra si staglia la parete orientale della Madonna
dell'Altare.....il riflesso dei rimi raggi di sole fanno sembrare il
colore delle rocce in sommità di un bellissimo bianco. Il Cielo è
di un azzurro intenso.
Alle 7,55 (altezza 1628)
arrivo al fontanile degli animali....dalla rudimentale cannella
escono solo gocce (l'acqua viene incanalata 30 metri sopra,
raccogliendo le gocce che fuoriescono da diversi strati di roccia).
Faccio il secondo spuntino con pausa di circa 10 minuti.
Riprendo il cammino e
alle 8,10 (1674 di altezza) trovo cartello indicante a destra x Cima
Pomilio..proseguo diritto.
Alle 8,50 (1925 altezza:
ma di quanto sbaglierà il mio altimetro? Dovrò aspettare il rifugio
Manzini per saperlo) arrivo al cartello Piano della Casa. La vallata
è aperta, si cammina leggermente in salita, avendo a sinistra il
massiccio della Cima dell'Altare e sulla destra il Monte S.Angelo. Il
posto è semplicemente meraviglioso, splendido,,.
Poco più avanti alle
9,10 (altezza 2050) è indicata a sinistra la Grotta dei
Diavoli.....che dovrebbe essere proprio sotto il massiccio della Cima
dell'Altare, Proseguo ed entro nella Valle Cannella, o meglio il
gradone di ingresso....
La valle sembra
desertica, non si vedono più alberi.....solo sassi e prato. Il
sentiero non è più riconoscibile e vado avanti per intuito ….e
perchè in lontananza ho visto la collinetta con una grotta...e so
che il rifugio Manzini è dietro quella collinetta che va aggirata a
sinistra.
La temperatura si scalda,
ormai ci sono quasi 22 gradi ( a differenza dei 17, 5 gradi che mi
hanno accompagnato dalle gole alla fine della faggeta) faccio il
terzo cambio di maglietta intriso di sudore.
Incontro 4 ragazzi che
scendono, ci salutiamo e uno di loro mi augura Buon Cammino (sarà
mica stato anche lui sul Cammino di Santiago?)
Sarà xchè non vedo
sentiero, sarà xchè fa caldo, ma incomincio a rallentare la mia
andatura....mi fermerò appena raggiungo il rifugio.
Alle 10,45 raggiungo il
rifugio Manzini, sempre chiuso (altezza 2490 del mio altimetro).
Faccio un giro intorno al
rifugio...e immancabilmente sento odore di cacca. Mi chiedo come mai,
in un ambiente così bello e desolato, nel senso di mancanza
apparente di vita (vegetale e umana) uno debba fare i propri bisogni
a 2 metri dal rifugio e ….non a 50 metri di distanza e poi coprirlo
con eventule sasso di cui il luogo abbonda.
Trovo miglior posizione e
faccio il mio spuntino, mettendo su sassi ad asciugare le magliette.
Ho rallentato ma non mi sento stanco, tenterò di salire sul Monte
Amaro (manca meno di una ora).
Alle 11 mi rimetto in
cammino con molta calma, facendo molta attenzione. Devo salire per
un centinaio di metri un piccolo sentiero (si vede traccia) con
piccoli sassi che rotolano e scivolano via sotto il piede (dovrò
metterne il doppio di attenzione quando scenderò).
Superato con molta calma
quel pezzo, la salita diventa più agevole.....e incomincio a vedere
la sommità: c'è un qualche cosa di piantato e una persona seduta...
Ci sono mi dico....e
infatti dopo 5 minuti arrivo alla sommità....mancano pochi minuti a
mezzogiorno.
Il bivacco Pelino con la
sua forma sferica di un color rosso la fa da padrone...c'è anche una
targa che invita a non abbandonare i sentieri (???oltre che ai
rifiuti); una croce e un non so cosa definire di color rosso
piantato.
Sono vicino alla persona
seduta, la saluto.....e non mi risponde. E' la prima volta che
raggiungo il mio sogno (Monte Amaro) ed è soprattutto la prima
volta, in montagna, che saluto una persona senza essere
contraccambiato (in Svizzera dove ne incontro di stranieri, comunque
ci si saluta anche se con la propria lingua). Che delusione
incontrare sulla sommità dell'Abruzzo una persona che non ti
risponde....e nel frattempo gli altri due ragazzi intravisti dietro
il bivacco sono ripartiti (penso per il sentiero che riporta alla
grotta del Cavallone)
Dentro il rifugio ci sono
10 posti (4 strutture di letti a castello 3+3+2+2 con tavole e non
materassi.
Fuori ci sono 24 gradi e
un venticello gelato, sono costretto a mettere camicia flanella.
Mi guardo intorno a 360
gradi, ma la giornata non è limpida: non riesco a scorgere neanche
l'Adriatico, altro che isole Tremiti....
La Maiella, la montagna
Madre, è veramente bella.....e finalmente sono riuscito a salirci.
Che bello..
Mi sento molto
appagato.....non mi interessa più, come qualche anno fa, pensare al
Tibet. Il mio piccolo-grande-spettacolare TIBET l'ho trovato. Lo
vedevo ogni volta che alzavo lo sguardo dalla finestra di casa, o
quando andavo in campagna...... Era lì che mi aspettava sul Monte
Amaro.
Ore 12,20 partenza per
discesa...con molta attenzione: ho impiegato quasi lo stesso tempo
che per la salita....ma non potevo mica prendere una storta.
Ore 5,10 arrivo alla
prima fonte e incontro due villeggianti. Mi faccio un rinfrescante
pediluvio.....faccio un centinaio di metri e supero un gruppo guidato
di una quindicina di persone che guardano le rovine del vecchio
monastero....ancora un centinaio di metri e sono alle gole.
Ore 5,40 esco dalle gole
di Fara san Martino......stanco ma sereno e felice. E' stata una
giornata memorabile.....ho realizzato il mio sogno, con i miei piedi.
E si che a febbraio
dell'anno scorso il Medico, quando avevo avuto problemi di menisco,
mi aveva detto niente camminata in montagna.
PS: la salita al
Monte Amaro dalle gole di Fara San Martino, deve essere fatta solo
dopo una buona preparazione fisica (zaino pesante almeno 6 kili) e
soprattutto tenendo conto delle condizioni atmosferiche: la si può
fare solo quando c'è anticiclone...sottolineo in assenza pioggia.
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